Come assaggiare e apprezzare meglio un vino, una birra o un distillato? Abbinando la canzone o composizione più adatta. Benvenuti nella più avanzata delle degustazioni multisensoriali.
Chi è
Un esperto di vino (birra, distillati) come di musica, in grado di spaziare con la medesima competenza/esperienza fra terroir e suoni indigeni, vitigni e varietà sonore, millesimati e fini orchestrazioni, tannini e impianti ritmici, aromi primari e gorgheggi da soprano, grado alcolico e tessitura strumentale. Un esperto profondamente convinto che il vino si possa benissimo pensare come “musica liquida”, o che la musica si possa benissimo raffigurare come “vino da ascoltare”.
Che cosa fa
Alla pari del sommelier tradizionale, lo stesso che in un ristorante studia il miglior abbinamento possibile tra un vino e un piatto, il Sound Sommelier elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino (birra, distillato) e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti (dolce, amaro, salato, acido, piccante, speziato ecc.), per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine (o contrastante).
Senza dimenticare la location in cui si svolge la degustazione (città, campagna, mare, monti), la stagione, l’orario della giornata. Tutto questo per poter individuare il brano più adatto a incorniciare con la migliore atmosfera possibile la degustazione di quel determinato vino, con quel determinato vitigno o blend, quella tipicità territoriale, quel grado alcolico, quell’acidità, quella morbidezza, quell’invecchiamento, quegli aromi e quel colore.
Perché lo fa
Obiettivo del Sound Sommelier è raggiungere le punte più alte di piacevolezza e completezza multisensoriale nell’ambito della degustazione singola o multipla di vino, birra o distillati. Sollecitando una volta tanto, oltre a gusto e olfatto, anche l’udito, finora utile soltanto per sentire come “cade” una bevanda nel bicchiere. Con l’aiuto infatti di un terzo senso che pervade la mente, sarà possibile esaltare al meglio ogni singola sensazione al naso o in bocca, come pure le qualità intrinseche di quel dato vino (birra, distillato). Da assaggiare così anche a occhi chiusi, ma con orecchie ben aperte. E’ lo stesso principio che vale per qualsiasi abbinamento azzeccato tra un piatto e una bottiglia: scopriremo così che musica e vino (birra, distillato), alla fine, fanno scaturire nel nostro lobo frontale le medesime emozioni. Di grande piacere.
Come funziona
Come si svolge una degustazione “sonorizzata” da parte del Sound Sommelier? In stretto, imprescindibile rapporto con un produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l’assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.
Strumenti di lavoro
La dotazione del Sound Sommelier? Una chiavetta col database sonoro al posto del cavatappi, un portatile al posto del tastevin. Nel locale della degustazione sarà necessario (a cura degli organizzatori) un impianto audio anche minimo per la diffusione sonora, che andrà collegato al PC, dotato di relativi altoparlanti.